Con l’arrivo dell’aggiornamento Windows 11 24H2, molti utenti stanno scoprendo che i loro vecchi PC non sono più in grado di installarlo. Non si tratta solo della solita lista di requisiti ufficiali di Microsoft: stavolta il problema è più profondo, ed è legato al supporto delle istruzioni SSE4.2 del processore.
Il cuore della questione: SSE4.2
Dietro questo acronimo tecnico si nasconde un set di istruzioni introdotto da Intel e AMD ormai più di dieci anni fa. Le SSE4.2 permettono al processore di eseguire più velocemente alcune operazioni fondamentali: dalla gestione dei testi agli algoritmi di sicurezza, fino alle librerie che stanno alla base dell’intelligenza artificiale.
In parole povere: i software moderni danno per scontata la presenza di queste funzioni.
Perché 24H2 le rende indispensabili
Con Windows 11 24H2, Microsoft ha deciso di puntare tutto su tecnologie più moderne e su nuove funzioni integrate, come Copilot e i servizi legati all’IA. Queste librerie, però, sono state compilate assumendo che il processore disponga di SSE4.2.
Risultato? Se il chip non supporta queste istruzioni, il sistema non riesce nemmeno ad avviarsi: l’installazione si blocca o Windows va in crash con errori irreversibili.
Non è solo una scelta “politica”
Molti utenti hanno accusato Microsoft di voler spingere forzatamente verso l’acquisto di nuovi PC. In realtà, in questo caso il limite è soprattutto tecnico. Senza SSE4.2, alcune funzioni base del nuovo Windows semplicemente non possono funzionare: mancano i “mattoncini” fondamentali a livello hardware.
Le conseguenze per chi ha un PC datato
Chi possiede ancora un vecchio Core 2 Duo, Core 2 Quad o certi processori AMD di prima generazione si trova davanti a un vicolo cieco. Anche forzando l’installazione, la stabilità del sistema non sarebbe garantita. L’unica strada rimane quindi restare a una versione precedente di Windows, oppure valutare seriamente un aggiornamento dell’hardware.
Una transizione inevitabile
Con Windows 11 24H2, Microsoft sancisce di fatto la fine del supporto per i processori privi di SSE4.2. È una mossa che può sembrare dura per chi ancora utilizza macchine datate, ma segna un passo necessario per mantenere il sistema operativo allineato agli standard di prestazioni e sicurezza richiesti oggi.