La truffa della falsa multa

Attenzione alla nuova truffa delle false multe: come riconoscerla e proteggersi

Il falso messaggio che sta circolando

In questi giorni sta circolando un pericoloso messaggio fraudolento che sfrutta il nome di PagoPA per ingannare i cittadini. Il testo, che può arrivare via SMS o email, recita:

“Il nostro sistema ha rilevato un ritardo nel pagamento relativo alla violazione del codice della strada registrata con riferimento #R7230033407 per eccesso di velocità. La multa di 198,00 € non è ancora stata pagata…”

Il messaggio prosegue minacciando aumenti della sanzione e la perdita di punti patente, firmandosi come “Il team pagoPA”.

Come riconoscere questa truffa: i segnali d’allarme

1. Errori nell’identificazione dell’ente

  • PagoPA non invia mai multe direttamente: PagoPA è solo un sistema di pagamento, non un ente che commina sanzioni
  • Firma errata: Il messaggio si firma “Il team pagoPA” con la “p” minuscola, mentre il marchio ufficiale è “PagoPA”
  • Mancanza dell’ente sanzionatore: Non viene specificato quale Comune, Provincia o Polizia ha emesso la multa

2. Pressione psicologica e urgenza artificiosa

  • Termine di 72 ore per creare panico
  • Minaccia di raddoppio dell’importo (da 198€ a 396€)
  • Riferimento generico a “eccesso di velocità” senza dettagli specifici

3. Elementi tecnici sospetti

  • Codice di riferimento generico (#R7230033407)
  • Citazione di un inesistente “articolo L. 142-8 del Codice della Strada” (la numerazione non corrisponde al sistema italiano)
  • Link o pulsante “Controlla la multa” che porta a siti fraudolenti

4. Comunicazione non ufficiale

  • Le multe reali arrivano sempre tramite raccomandata cartacea
  • Gli enti pubblici non inviano mai sanzioni via SMS o email non verificate

I rischi concreti se si seguono le istruzioni

Rischi immediati

  • Furto di dati personali: inserimento di codice fiscale, dati anagrafici, numero patente
  • Clonazione carte di credito: richiesta dati bancari per il “pagamento”
  • Accesso agli account: possibile richiesta di credenziali di home banking

Conseguenze a medio termine

  • Frodi bancarie: addebiti non autorizzati sui conti correnti
  • Furto d’identità: utilizzo dei dati per altre truffe o contratti fraudolenti
  • Spam e phishing: inserimento in database per future campagne fraudolente

Danni economici potenziali

  • Perdite dirette per pagamenti non dovuti
  • Costi per il ripristino della sicurezza dei conti
  • Spese legali in caso di utilizzo illecito dell’identità

Come proteggersi efficacemente

Cosa fare immediatamente

  1. Non cliccare mai sui link contenuti nel messaggio
  2. Non fornire dati personali di alcun tipo
  3. Cancellare il messaggio senza esitazioni
  4. Verificare attraverso canali ufficiali: contattare direttamente l’ente che si presume abbia inviato la multa

Come verificare una multa reale

  • Consultare il sito ufficiale del Comune di residenza
  • Chiamare i numeri verdi degli enti competenti
  • Recarsi fisicamente agli uffici preposti
  • Verificare la presenza di raccomandate non ritirate

Buone pratiche di sicurezza

  • Mai pagare multe ricevute via SMS/email
  • Diffidare di comunicazioni con urgenze immediate
  • Controllare sempre la correttezza dei dati dell’ente mittente
  • Mantenere aggiornati i sistemi di sicurezza su smartphone e computer

Cosa fare se si è già vittima della truffa

Azioni immediate (entro 24 ore)

  1. Contattare immediatamente la banca per bloccare carte e monitorare i movimenti
  2. Cambiare tutte le password degli account online, specialmente home banking
  3. Salvare tutte le prove: screenshot, email, SMS ricevuti

Denuncia alle autorità

  • Polizia Postale: per crimini informatici (commissariatodips.it)
  • Carabinieri: presso la stazione più vicina
  • Guardia di Finanza: per frodi finanziarie

Protezione a lungo termine

  • Monitorare estratti conto per almeno 6 mesi
  • Attivare servizi di alert bancari per movimenti sospetti
  • Verificare periodicamente il proprio profilo creditizio

I numeri della truffa in Italia

Secondo i dati delle forze dell’ordine, le truffe legate a false multe sono aumentate del 300% nell’ultimo anno, con un danno economico medio di 850€ per vittima. La fascia d’età più colpita è quella tra i 40 e i 65 anni, spesso per la maggiore fiducia negli enti pubblici.

Conclusioni: la prevenzione è l’arma migliore

Ricordate sempre che le multe reali arrivano esclusivamente tramite posta raccomandata e includono sempre dettagli specifici come luogo, data, ora della presunta violazione e dati completi dell’ente sanzionatore.

La regola d’oro è semplice: quando c’è fretta, c’è truffa. Gli enti pubblici non creano mai situazioni di emergenza artificiale né chiedono pagamenti immediati tramite link ricevuti via messaggio.

Condividete questo articolo con amici e familiari: la prevenzione attraverso l’informazione resta il nostro strumento più efficace contro questi crimini digitali sempre più sofisticati.


Per segnalare tentativi di truffa o richiedere assistenza, contattate il numero verde della Polizia Postale 800-980-099 o inviate una email a info@commissariatodips.it

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