Negli ultimi mesi si è parlato molto del nuovo obbligo che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026 riguardo al “collegamento” tra POS e registratore telematico. Le prime interpretazioni hanno creato non poca confusione: integrazione hardware? Casse da cambiare? Terminali da aggiornare?
Le indicazioni ufficiali arrivate più di recente chiariscono finalmente come funziona davvero questo nuovo obbligo — ed è molto più semplice di quanto molti temessero.
Di seguito un riassunto chiaro, pensato per commercianti, artigiani, ristoratori, professionisti e chiunque utilizzi un POS per i pagamenti elettronici.
✅ Il punto chiave: non serve collegare fisicamente POS e registratore
La normativa prevede che POS e registratore telematico siano “collegati”, ma questo non significa doverli integrare fisicamente con cavi, software proprietari o casse specifiche.
Il collegamento richiesto è solo telematico, e avviene mediante una semplice procedura online sul portale dell’Agenzia delle Entrate.
In pratica, l’esercente deve:
- registrare il proprio POS sul portale dell’Agenzia delle Entrate,
- associare ogni terminale POS al registratore telematico utilizzato per inviare i corrispettivi.
Questa associazione è definita come “collegamento virtuale” e serve a creare una tracciabilità coerente tra incassi elettronici e corrispettivi trasmessi.
📝 Perché questa procedura diventa obbligatoria
L’obiettivo dichiarato è:
- migliorare la trasparenza delle transazioni,
- ridurre incongruenze tra incassi e scontrini,
- prevenire errori o omissioni nella trasmissione dei corrispettivi.
Non cambia nulla nel modo di emettere scontrini:
il commerciante continua ad utilizzare il suo registratore come sempre.
L’unica novità consiste nella registrazione telematica del POS.
📅 Scadenze e tempistiche
Le scadenze previste sono due:
1. POS già attivi al 1° gennaio 2026
Gli esercenti avranno 45 giorni di tempo dall’attivazione della procedura online per registrare il POS e associarlo al registratore telematico.
2. POS attivati dopo il 1° gennaio 2026
La registrazione dovrà essere effettuata entro i tempi stabiliti dall’Agenzia (indicativamente entro il mese successivo all’attivazione).
🔧 Serve cambiare POS o cassa?
No.
La normativa NON richiede:
- nuovi POS,
- nuovi registratori telematici,
- aggiornamenti hardware obbligatori,
- integrazioni fisiche o tecniche tra dispositivi.
Ciò che conta è solo che il POS venga dichiarato e associato sul portale dell’Agenzia delle Entrate.
⚠️ Perché alcuni parlano ancora di “integrazione obbligatoria”?
Le prime bozze della norma lasciavano intendere un obbligo tecnico più complesso.
Inoltre, alcuni produttori di registratori o POS hanno interpretato l’obbligo in modo più rigido per ragioni commerciali o per prevenire problemi di incompatibilità.
Le regole operative finali, però, hanno chiarito che:
- non è necessario un collegamento software diretto,
- non sono richiesti aggiornamenti strutturali.
Tutto avviene tramite procedura telematica.
📌 Cosa deve fare un commerciante oggi
Non essendo ancora attiva la procedura ufficiale dell’Agenzia, al momento non è necessario fare nulla.
Ma è utile:
- verificare di avere accesso a Fatture e Corrispettivi,
- tenere a portata di mano i dati del POS (ID terminale, codice esercente, ecc.),
- controllare eventuali comunicazioni del proprio gestore POS o del tecnico del registratore.
🟩 In sintesi: ecco cosa cambia, davvero
| Cosa si pensava | Come è davvero |
|---|---|
| Bisogna collegare fisicamente POS e cassa | ❌ No |
| Serve comprare una nuova cassa | ❌ No |
| Serve un POS compatibile speciale | ❌ No |
| Serve solo registrare POS sul portale AE | ✅ Sì |
| Serve associare POS e registratore telematico online | ✅ Sì |
| Cambia il modo di emettere scontrini | ❌ No |
🧭 Conclusione
La riforma non introduce nuovi oneri tecnici complessi:
non cambia la gestione quotidiana dei pagamenti, ma richiede semplicemente un allineamento telematico tra POS e registratore, per assicurare maggior coerenza ed evitare discrepanze nei corrispettivi.