Attenzione ai Servizi di Registrazione Aziendale Online: Il Caso del “EU Trade Register”

Introduzione

Negli ultimi anni, molte aziende europee hanno ricevuto email da servizi come il cosiddetto EU Trade Register, che invita le imprese a inserire gratuitamente i propri dati in un “registro commerciale europeo”. Il messaggio appare innocuo e professionale, ma spesso si tratta di una trappola commerciale ben congegnata.

Come si presenta

Il messaggio tipico è in inglese e recita qualcosa di simile:

Hello,
Please add your company details to the EU Trade Register, the global platform for reliable business connections.
Simply fill out the attached .pdf file with your information and return it to us.
Update your company information for free.
EU TRADE REGISTER
GLOBAL TRADE REGISTER LTD.
contact@traderegister.info

In allegato, si trova un modulo in formato PDF da compilare con i dati aziendali.

Dove sta il problema?

Apparentemente si tratta di una semplice operazione gratuita, ma leggendo attentamente le clausole in piccolo nel documento PDF (spesso a piè di pagina o in caratteri difficilmente leggibili), si scopre che:

  • La registrazione comporta un costo annuale, solitamente tra i 900 e i 1900 euro.
  • L’impegno può durare 3 anni, rinnovandosi automaticamente.
  • La disdetta è spesso complicata o ignorata.

Questa pratica viene definita “scam commerciale” o truffa contrattuale”, ovvero un’offerta apparentemente gratuita che vincola l’utente a un pagamento oneroso nascosto nei dettagli contrattuali.

Siti web inesistenti o non funzionanti

Un ulteriore segnale d’allarme è che i siti indicati nelle email o nei moduli allegati spesso non sono raggiungibili. In molti casi:

  • Il dominio non esiste, oppure è sospeso o inattivo.
  • Se il sito esiste, non contiene alcuna informazione utile o legittima, ma solo una pagina vuota o generica.
  • Nessuna pagina legale, privacy policy, o contatti trasparenti è visibile.

Questo comportamento è tipico di chi vuole solo raccogliere dati o firmare contratti ambigui senza fornire un reale servizio.

È legale?

Sì, formalmente è legale, perché la truffa non avviene con raggiro diretto ma sfrutta la disattenzione del destinatario e l’ambiguità dell’offerta. Tuttavia, è eticamente discutibile e molti tribunali europei hanno respinto le richieste di pagamento in casi simili, sostenendo che il consenso non era informato.

Cosa fare se hai inviato il modulo?

  1. Non pagare nulla: In molti casi, le aziende che gestiscono questi registri non intraprendono azioni legali effettive, ma fanno pressione con email, telefonate o lettere minacciose.
  2. Ignora solleciti e minacce: Spesso inviano “fatture” non vincolanti legalmente.
  3. Contatta un legale o un’associazione di categoria: Alcune camere di commercio e associazioni imprenditoriali sono già a conoscenza di questi casi e possono aiutarti.
  4. Segnala l’episodio al Garante della Privacy o alla Polizia Postale, soprattutto se ritieni che ci sia stato un uso improprio dei tuoi dati.

Come proteggersi?

  • Diffida da messaggi generici in inglese rivolti ad aziende italiane o europee.
  • Non compilare né rispedire moduli PDF ricevuti da sconosciuti.
  • Controlla sempre le clausole in piccolo e cerca informazioni online sul mittente.
  • Verifica i siti web indicati: se non sono attivi o professionali, è un forte segnale di allarme.
  • Usa software antispam e informati tramite fonti ufficiali come la Camera di Commercio o enti governativi.

Conclusione

Servizi come “EU Trade Register” approfittano dell’apparente legittimità per indurre aziende e professionisti a sottoscrivere contratti onerosi mascherati da offerte gratuite. Serve massima attenzione e un approccio prudente nella gestione della comunicazione aziendale online.

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