Sembra incredibile, ma nel 2025 siamo ancora costretti a parlare di una delle truffe informatiche più ridicole e, allo stesso tempo, più diffuse degli ultimi anni: quella dell’hacker che sostiene di essersi introdotto nel tuo PC e di averti registrato tramite webcam mentre guardavi contenuti porno.
Un copione vecchio, copiato e incollato migliaia di volte, ma che – incredibilmente – continua a circolare.
Come funziona la truffa?
Chi riceve questa email si trova davanti un messaggio minaccioso, solitamente in inglese o in un italiano sgrammaticato. L’autore si presenta come un hacker che, a suo dire:
- è entrato nel tuo PC con un malware,
- ha avuto accesso alla tua webcam,
- ha registrato un video compromettente di te mentre visitavi siti per adulti,
- ha rubato la tua rubrica contatti e minaccia di inviare il video a tutti.
Il tutto si conclude con la richiesta di un pagamento in criptovaluta (Bitcoin), per “evitare la vergogna pubblica”.
A volte, per rendere il tutto più credibile, nell’email compare anche una vecchia password che magari hai davvero usato anni fa. Questo perché gli scammer spesso attingono da vecchi data breach pubblici, facilmente reperibili nel dark web o su archivi online.
Una truffa psicologica, non tecnica
Non c’è nessun video. Nessun hacker ha avuto accesso al tuo PC. Non c’è nessun malware. È una truffa psicologica: gioca sulla vergogna e sulla paura, sperando che tu reagisca d’impulso e paghi per “mettere tutto a tacere”.
Ed è proprio questo il punto: non serve che la truffa sia tecnicamente credibile. Basta che la vittima si spaventi. E purtroppo, in alcuni casi, funziona.
Ma davvero esiste ancora nel 2025?
Sì, ed è questo il dato più allarmante. A distanza di oltre 5 anni dalla sua prima comparsa massiva, questa truffa continua a circolare. Cambia qualche parola, qualche dettaglio, ma il meccanismo resta lo stesso.
Il fatto che sia ancora viva e vegeta significa solo una cosa: c’è ancora chi ci casca.
Cosa fare se ricevi una mail simile?
- Non rispondere.
- Non pagare assolutamente nulla.
- Segnala l’email come spam o phishing.
- Se ti viene mostrata una vecchia password, approfittane per fare pulizia: cambiala ovunque fosse ancora in uso e attiva l’autenticazione a due fattori dove possibile.
Conclusione
La sicurezza informatica non è solo una questione di antivirus e firewall: è anche (e soprattutto) consapevolezza.
Smascherare queste truffe, parlarne apertamente, e informare chi ne sa meno di noi, è il modo migliore per fare la differenza.
Non lasciamo che il 2025 sia l’ennesimo anno in cui qualcuno paga per un video che non esiste.